Introduzione alle Arti Grafiche
A differenza di quel che ci si può aspettare il lavoro del grafico (o del Graphic design) è un lavoro complesso, molto tecnico ed impegnativo, oltre che ad essere il perfetto connubio progettazione e creatività, e per tanto riesce in un unico mestiere ad interconnettere il mondo della progettazione e il mondo della creatività, dando luogo ad una nuova forma d’arte.
Il grafico, inteso come graphic designer è una figura tecnica professionale che grazie alle sue competenze nel campo della comunicazione visiva riesce a dar voce alle aziende, alle forme d’impresa, ai movimenti e a tutte quelle forme giuridiche che voce non hanno, e in tal senso, la storia dell’arte ci insegna quanto, anche in passato, tale figura sia stata di notevole importanza del mondo della comunicazione e non solo, a dimostrazione di tale concetto vi sono proprio quelle fondamenta artistiche utilizzate in passato, sia come forma d’arte e sia come forma comunicativa a scopo divulgativo, dove la prima, grazie alla spettacolare bravura di alcuni tra i più celebri e noti maestri della pittura, che realizzavano le proprie opere per emozionare il pubblico o per comunicare il loro messaggio, spesso castrato dai vari poteri politico religiosi, e il secondo , che grazie alla comunicazione visiva (visual communication) o al visual design muoveva quelli che furono i primi passi verso la persuasione grafica, una vera e propria scienza che muoveva le masse, vedi i manifesti politici utilizzati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, oppure i famigerati manifesti statunitensi redatti dai gruppi femministi o dei lavoratori, per non parlare del non plus ultra delle opere grafiche ispirato ad uno dei più importati presidenti degli stati uniti, che invogliava i giovani americani ad arruolarsi, opera nota come “Lo Zio Sam”… Beh, tutto ciò è grafica, e se pur in maniera diversa è stato creato da un grafico… vuoi per le tecniche, vuoi per i supporti, vuoi per le materie prime utilizzate o più semplicemente per via della tecnologia che avanza.
Ora, molti di voi si chiederanno: Ma un grafico, ha bisogno di sapere questo? Che se ne fa?
La risposta è semplice, un grafico, prima di esser tale, è un conoscitore della cultura che lo circonda e che conosce il suo mestiere, un grafico è colui che grazie all’estrema conoscenza delle regole riesce ad infrangerle ed a lanciare in maniera creativa e coinvolgente i propri messaggi, per cui, un grafico è una figura che oltre che la pratica conosce i mezzi comunicativi in generale, infatti, il grafico, non è la mano che muove un mouse, ma è la mente che sa come farlo muovere quel mouse, altrimenti diventa un mero esecutore di forme astratte e quello che crea non è altro che il mero risultato della casualità, ma il grafico sa esattamente cosa fò, è il risultato delle sue azioni sono l’esatto risultato della creatività.
Per cui, se ciò che ti aspettavi da questa guida fosse un becero tutoria su come utilizzare Photoshop non posso far altro che porti le mie scuse e salutarti, perché qui non si fanno tutorial per menti non sensienti, qui si formano spiriti creativi, che grazie alla conoscenza riescono a mettere in pratica le proprie idee.
Parte prima, cosa bisogna sapere
Nella prima parte di questo articolo andremo a sondare quelle che sono le nostre aspirazioni, cercheremo di cavare il nostro tappo emotivo dando sfogo alla nostra naturale voglia di creatività, e lo faremo allenando il cervello, nel modo più semplice che conosco, quello di guardarmi attorno, infatti guardarsi attorno, imparare, prendere spunto, assimilare e riproporre sotto altre chiavi non è reato, il reato è copiare, non lasciarsi ispirare.
Alleniamo la nostra mente
Molti ti diranno “il cervello è un muscolo e come tale va allenato”, be non ci vuole molto a capire che questa è una menzogna, in quanto anatomicamente parlando sappiamo tutti (o almeno così speriamo) che il cervello non è un muscolo, ma venendo meno a quelli che sono i principi anatomici che non staremo qui a discutere, non faremo nient’altro che dirvi che ciò nonostante è comunque un organo che ha bisogno di essere alimentato e quindi, per cui, va allenato, e come si allena il cervello? vi chiederete…
Il cervello si allena dandogli in pasto roba nuova, di suo interesse e che possa alimentare la vostra curiosità, accrescendo sia quella parte che se stimolata inizia a produrre e sia quella parte che grazie ad una giusta dose d’esperienza subisce un’evoluzione, immagazzinando informazioni, traendo spunto da ciò che ci colpisce e cercando di (quantomeno in parte) riprodurlo, perché non è sbagliato prender spunto da ciò che ci piace, potrebbe essere sbagliato clonarlo del tutto.
D’altronde viviamo in un mondo che ci tartassa continuamente di informazioni, in un mashup di forme e colori, quindi non possiamo fare a meno di notare quante siano le meraviglie che ci circondano, piegarle a nostro vantaggio e secondo la nostra più nobile creatività.
Questo è tutto ciò che ci serve per stimolare la nostra parte creativa, e tutto ciò non è altro che un modo alternativo di muoversi verso quelle che amiamo definire “fondamenta di studio”.
Ma ovviamente, quanto detto sopra, è solo un incipit di riflessione, ovviamente, lo studio, non finisce qui, la creatività non basta e non può bastare se essa non viene accompagnata da una buona dose di tecnica, di seguito ci addentreremo in quei meandri che puntano ad accrescere la tecnica per far sì che la tua creatività venga espressa in maniera corretta.