Marketing – il metodo 4PS, definizioni e processi

Le origini del concetto di marketing

Nel 1959 un economista italiano di nome Giancarlo Pallavicini sviluppò una serie di ricerche di mercato basate su quelli che oggi potremmo definire quelle fasi che diedero origine al concetto di marketing, queste fasi sono i costituendi e i primi strumenti di quello che oggi divenne il marketing moderno, riadattati e rielaborati negli anni successivi da Philip Kotler.
Col passare degli anni il marketing subì una notevole e drastica evoluzione che ne ha spregiudicatamente evoluto il concetto stesso.
Ad oggi l’organismo più autorevole nel campo di ricerca di marketing al mondo ha coniato il termine nel 1980, grazie al suo acronimo AMA, ovvero American Marketing Association.
Ma vediamo assieme quali sono i principali, anzi i tre unici riconosciuti tipi di marketing, che possiamo suddividerli in questo modo:

  • Marketing analitico: sussiste nello studio della clientela, dei concorrenti (competitor), della propria realtà aziendale e nello studio di mercato a 360°;
  • Marketing strategico: una vera e propria attività di pianificazione, assimilabile ad una pratica aziendale per ottenere, nonostante si privilegia il cliente, la sua stessa fidelizzazione;
  • Marketing operativo: si basa fortemente sulle scelte che una data azienda deve porsi e raggiungere al fine di ottenere l’obiettivo prefissato in fase di strategia.

La citazione sul marketing

“Il processo di organizzazione e di esecuzione del concepimento, della politica dei prezzi, delle attività promozionali e della attribuzione di idee, beni e servizi per creare scambi commerciali e soddisfare gli obiettivi degli individui e delle organizzazioni” così nel 1985 l’AMA dava la definizione di marketing, quando invece Giancarlo Pallavicini introduce le seguenti definizioni dicendo che: “il marketing viene definito come quel processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi di creazione e scambio di prodotti e valori.Il marketing è l’arte d’individuare, creare e fornire valore” il tutto riassunto in una breve frase che narra “delivery of satisfaction at the price” tuttavia sono note altre definizioni esplicative tra cui quella di Russel Winner “l’insieme delle attività che mirano ad influenzare la scelta del consumatore”.

A chi si rivolge il marketing

Con particolare riferimento al consumatore parliamo di marketing B2C ovvero business to consumers, in italiano “dall’impresa al consumatore”, questo è il marketing, che si tramuta in marketing industriale nel caso in cui ci si voglia rivolgere ad una seconda impresa, noto anche con il termine di “marketing B2B”, ovvero business to business, in italiano “da impresa a impresa”.
Inoltre sono ben note anche altre politiche di marketing come il marketing B2E, ovvero business to employee, “dall’impresa a dipendente” oltre a quello che viene definito marketing istituzionale, marketing politico o marketing dei servizi.
Tutta questa tipologia d’attività funge da “interfaccia d’impresa”, il marketing è inoltre volto alla creazione del valore, uno dei suoi scopi principali è il posizionamento del brand, di cui vi rimandiamo al nostro articolo dove andiamo ad illustrare nel migliore dei modi quali sono le strategie di brand, come il brand management.
È fondamentale per un brand conoscere e quanto più possibile seguire le ultime tendenze, detto anche marketing esperienziale, che abbraccia la visione del consumo per esperienza, dove con efficacia si vanno ad inquadrare le nuove realtà del web 2.0 definite promozione per influenza, che prende il nome da influencer marketing, ovvero un gruppo di persone che grazie al loro seguito riescono a gestire, influenzare e segmentare le vendite di mercato, pilotandone i consumi, oltre che a recensirne i prodotti.

La struttura di un piano di marketing

  • Il piano di marketing è la pianificazione strategia che si divide su più fasi tra cui:
    Introduzione al piano: chiamata executive summary o macro obiettivi, anche se in realtà l’executive summary è il passaggio successivo, l’introduzione al piano non è altro che l’introduzione manageriale a questo passaggio;
  • Executive summary: il riassunto globale a livello manageriale, nel suo complesso viene descritto e documentato tutto il piano di marketing dai suoi principali obiettivi alle linee guida d’azione;
  • Mission e obiettivi di fondo: all’interno della mission sono citati in evidenza tutti gli obiettivi di fondo che l’impresa vuole raggiungere nel breve, nel medio e nel lungo periodo;
  • Analisi della situazione di marketing: in questa fase andiamo a fare il punto della situazione attuale;
  • Audit esterno: il cui scopo è quello di stabilire quali sono i confini di massima dell’esercizio di marketing aziendale e quali sono i mercati serviti. In previsione di ciò è necessario avere un’approfondita analisi della domanda, quali siano le forze economiche, le forze tecnologiche e politiche e le forze socio-demografiche;
  • Audit interno: a questo punto bisogna conoscere quali siano le nostre risorse, il focus caratteriale sull’offerta, il brand, le politiche e il prezzo da adattare. Oltre che alle scelte comunicative, alla distribuzione e alle vendite;
  • Analisi SWOT: acronimo di STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, TRENDS, è quella fase dove andiamo ad analizzare la situazione interna dell’azienda dove i fenomeni esterni che non dipendono dalla nostra impresa potrebbero sfruttarne vantaggio competitivo. L’identificazione delle identità e delle minacce ambientali sono la fase più importante dell’analisi SWOT;
  • Pianificazione: viene da sé che la pianificazione è in sé la parte dove si pianificano tutti gli aspetti concreti del marketing, i traguardi e il programma d’azione in modo da tenere sotto controllo tutte le performance di marketing;
  • Obiettivi: in questa fase possiamo decidere quali siano i nostri obiettivi, se di natura economica, competitiva, relazionale. Nella formulazione degli obiettivi vi sono alcune regole d’adattare, ma devono essere obiettivi mirati, rilevanti, misurabili e realisticamente ottenibili;
  • Programma d’azione: si tramuta in pianificare un set di azioni mirate, efficaci ed efficienti, tenendo conto della precedente analisi SWOT;
  • Controlli di marketing: è la fase dove andiamo ad esercitare il nostro ritorno sull’investimento, noto con l’acronimo di ROI, ovvero “return on investment”. Questa fase consente ai manager di valutare la sostenibilità economica dell’azione di marketing.

In conclusione

All’interno di questo articoli vi parliamo di quelle che sono le fondamenta generali del marketing, dove ci dissociamo totalmente da altre formule attualmente di moda ma del tutto fuori controllo, che volano fluttuanti su fili sottili di legalità, quali i metodi sperimentali, i metodi di vendita del cliente e i metodi di vendita per propria scienza o esperienza, il marketing che noi di eXceed conosciamo è quello legalmente riconosciuto, a lui ci affidiamo e tramite lui proponiamo i nostri servizi, in quanto è per natura il marketing che nel 1985 L’AMA Board definì il marketing ufficiale, grazie al quale a seguito di svariati studi da parte di studiosi competenti il cui obiettivo non è quello di truffare la gente ha affermato che “una funzione organizzativa è un insieme di processi voluti a creare, comunicare e trasferire valore ai clienti per gestire i rapporti con essi in modo che ciò vada a vantaggio di entrambi”.
Noi di eXceed Srl oltre ad essere un’esperta azienda di comunicazione a Palermo, siamo anche un’agenzia pubblicitaria e uno studio di progettazione grafica, strumenti grazie ai quali amiamo comunicare con sincerità, promuovendo ciò che di giusto c’è dando il giusto valore alle cose.
Come studio di progettazione grafico a Palermo amiamo comunicare in un modo tutto nostro basandoci su quelli che sono i principi della semiotica e della semantica lanciando messaggi quanto più chiari possibili che non illudano le aspettative del cliente ma che riescano a dargli il giusto metro per misurare i nostri prodotti e i nostri servizi.