Google – il motore di ricerca per eccellenza

Google – la nascita di un mito

Google deve le suo origini ad un progetto di ricerca del 1996 di Larry Page e Sergey Brin, entrambi dottorandi alla Standford University, California.
Il progetto inizialmente era chiamato BackRub e coinvolse un terzo fondatore, tale Scott Hassan, il capo programmatore che ha scritto in origine gran parte del codice del motore di ricerca di Google, ma abbandonò ufficialmente il progetto prima che Google stesso fosse fondato al livello aziendale.

 

Cos’è Google?

Google noto anche come Google Search è un software, in realtà un motore di ricerca sviluppato da Google LLC per la categorizzazione e l’indicizzazione di risorse contenuto all’interno del World Wide Web, inoltre Google Search si occupa di News Group, foto, notizie, mappe, email, shopping, traduzioni, video, e altri programmi creati da Google.
Senza remore alcuna siamo certi di poter affermare con assoluta certezza che oggi Google è il sito web più visitato al mondo, talmente popolare che Google esiste seppur non utilizzato in tutto il mondo.

La storia di Google

Come già sopra citato Google, nasce dal progetto Backrub avviato nel 1996 da Larry Page, Sergey Brin e Scott Hassan, anche se quest’ultimo, come già chiarito abbandonò il progetto prima che Google fosse fondato al livello aziendale.
Larry Page aveva considerato tra le tante cose l’esplorazione delle proprietà a livello matematico contenute nel WWW, mettendo questa sua idea all’interno di un enorme grafico, questa idea quando venne esposta al suo supervisore, tale Terry Winograd, quest’ultimo lo incoraggiò e quindi Page si concentrò sul problema di scoprire quali pagine web collegano ad un’altra data pagina sulla base della considerazione che il numero e la natura di tali collegamenti a ritroso costituivano informazioni preziose per quella data pagina.
A questo punto Larry Page spiegò le sue idee ad Hassan che iniziò a scrivere il codice.
A questo progetto, come già chiarito rinominato BackRub si aggiunse Sergey Brin.
Sia Brin che Page stavano lavorando già in precedenza ad una libreria digitale.

Nel Marzo del 1996 il web crawler di Page iniziò ad esplorare i meandri del web e lo fece tramite la homepage del sito web della Standford University che fungeva come punto di partenza, a quel punto quello che fece fu convertire i backlink raccolti in una sola pagina web per misura d’importanza e quindi Brin e Page svilupparono l’algoritmo PageRank, analizzando l’output di BackRub che per un dato URL considerava un elenco di backlink classificati per importanza e quindi i due si resero conto che un motore di ricerca basato su questo sistema avrebbe prodotto risultati migliori.
Convinti da tale affermazione iniziarono a collegare tra di loro le varie pagine gettando così le base per la prima versione di Google che è stata rilasciata lo stesso anno sul sito istituzionale della Stanford utilizzando quasi del tutto la band di rete a sua disposizione.
Il 15 Settembre del 1997 fu registrato il dominio google.com e successivamente a distanza di un anno fu fondata la società.

Ricerche in HTTPS

All’indirizzo HTTPS relativo a Google è possibile accedere alla versione protetta da SSL, protocollo di crittografia in uso per proteggere applicazioni web che manipolano i dati sensibili.
La differenza con la versione di Google sta nell’indirizzo che indicano appunto se protetto da certificato SSL.
Il progetto al momento non contempla l’utilizzo di implementazione aperte alla crittografia.

I server

Basti pensare ai tipi di dati che tratta Google e alla loro mole che non è difficile comprendere quanti importanti ed imponenti possano essere le loro strutture.
Senza basarci troppo sull’immaginazione andiamo a stilare una serie di numeri capaci di fornirci un’idea delle reali dimensioni, in totale si contano ben 10 datacenter di cui 6 negli USA, 2 in Europa e 2 in Asia.
Nel 2010 una stima ci parla di circa 900.000 server utilizzati da Google per elaborare dati e garantire la continuità dei contenuti, organizzare e gestire la propria rete per oltre 100.000 indirizzi IP assegnati su diverse reti.

Per via di questa enorme potenza di calcolo Google è in grado di effettuare una ricerca su milioni e milioni di pagine web in circa un paio di millisecondi, di indicizzare un elevato di contenuti giorno per giorno e di sostenere ripetuti mirror e istanze dello stesso processo informatico sullo stesso server contemporaneamente.

Ottimizzazione

Dal momento in cui il motore di ricerca Google è diventato il più popolare molti webmaster ed esperti del settore hanno iniziato ad eseguire notevoli cambiamenti per favorire il posizionamento del ranking del proprio sito creando delle vere e proprie categorie professionali come gli ottimizzatori dei motori di ricerca ovvero i SEO specialist, dove SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization e che fanno in modo che i siti web rispettino non solo i requisiti, ma sopratutto i gusti del motore di ricerca Google.

Una delle sfide più importanti di Google è quella di impedire a soggetti di indubbia spregiudicatezza con l’intenzione di forzare alcune debolezze del sistema.
1 Dicembre del 2009 a seguito di una richiesta inoltrata da Google già nell’anno 2004 è stato accettato dall’ente della sorveglianza degli Stati Uniti D’America sui diritti di brevetto e di copyright un brevetto che mira a difendere il design minimalista e celere della homepage di Google.
Questo si tratta del primo caso in assoluto di un brevetto relativo ad una pagina web.

In conclusione

C’è tanto da per dire su Google e sui motori di ricerca in generale, potremmo parlare della censura, potremmo parlare del servizio Google News in Cina, potremmo parlare di proxy, potremmo parlare del Matrix di Bill Xiao e del gruppo Dynaweb, potremmo parlare del Safe Search del Dalai Lama della democrazia, potremmo parlare di come Google abbia rivoluzionato il mondo del web, di come grazie alle sue peculiarità di sia evoluto, per come oggi noi tutti conosciamo e navighiamo il web rendoci perfettamente conto di essere approdati su un nuovo territorio, potremmo definirlo il web del 2.0 o potremmo definirlo web 2.0, possiamo parlare di quanto il World Wide Web si sia evoluto e di come tutto sia alla portata di tutti, di come grazie al W3C il web sia un posto migliore e di come l’evoluzione sia avvenuta anche nel mondo del lavoro, potremmo parlare degli esercizi di stile, della grafica, dell’arte, della grafica dell’arte, della storia dell’arte, potremmo parlare delle sue innovazioni, potremmo parlare delle aziende che lavorano grazie a Google, potremmo parlare dei Core Web Vitals, potremmo parlare di Schema.org, di Google Penalty, potremmo parlare delle versioni alternative scopiazzata a destra e a manca, potremmo parlare di quanto Google abbia scopiazzato altri motori di ricerca, potremmo delle circa 150 lingue nelle quali Google è stato tradotto, potremmo parlare delle sue immense server farm, potremmo parlare dei guadagni, potremmo parlare delle beneficenza, potremmo parlare delle sue onorificenze, delle tecnologie che ha introdotto, dei Cookie, della privacy policy, dei copyright infranti, del backend, del frontend, della Co2 e di tutto ciò che concerne il mondo dell’informatica, potremmo parlare anche dei browser e di come essi vengono utilizzati, del mondo dei software, dei computer quantistici, dell’intelligenza artificiale e dei circa 40.000 dipendenti che ad oggi lavorano tutti grazie a Google ma ricordiamoci una cosa che stiamo pur sempre parlando di un sito web che puoi raggiungere semplicemente utilizzando il tuo browser.