W3C – La nascita del consorzio più importante del mondo
Nato per mano di quello che è universalmente noto come il padre del web e creatore del primo browser, Tim Berners-Lee, in stretta collaborazione con l’organizzazione europea per la ricerca nucleare nota con l’acronimo di CERN di Ginevra dalla quale, lo stesso Berners-Lee, proveniva.
Nel 1994 presso il Massachusetts institute of technology nasce il W3C, acronimo di World Wide Web Consortium, un’organizzazione non governativa di livello internazionale che ha come scopo quello di controllare, favorire e tutelare lo sviluppo di tutte le potenzialità del web e di diffondere la cultura dell’accessibilità alla rete.
In pratica la mission del W3C è quella di stabilire gli standard tecnologici del web relativi ai linguaggi di markup come HTML, CSS, XML, SVG, XHTML, ed inoltre garantire quelli che sono i protocolli di comunicazione.
La storia del W3C
Il World Wide Web Consortium come già spiegato nacque nel 1994 presso il MIT ma nel 1995 presso l’istituto nazionale per la ricerca informatica ed automatica venne strutturato il primo ufficio europeo del W3C e fin dall’inizio fece parte di questo ufficio anche il CSELT il maggiore centro di ricerca sulle telecomunicazioni italiane.
Il W3C approdò in Asia nel 1996 presso la Keio University di Tokyo.
Obiettivi e organizzazione interna
Gli obiettivi principali del W3C sono tre e li possiamo dividere in queste tre seguenti voci:
- Il web non è, come in origine uno strumento per soli addetti ai lavori ma è parte integrante della vita di ogni essere umano.
Tutto ciò è reso possibile dal controllo diligente sul linguaggio di comunicazione e del suo protocollo. - Il web ha un potenziale tecnicamente illimitato e apre ogni strada a chiunque ne richieda l’accesso mettendoci tutti sullo stesso piano e portando nuove tecnologie anche al cospetto di chi patisce difficoltà fisiche.
Tra gli obiettivi del W3C vi è anche quello che si basa sui principi di Usability And Accessibility per agevolare quanto più possibile l’accesso al web da parte delle categorie diversamente abili. - Il web è un universo unico perché libero.
Chiunque può inserirvi un documento HTML e metterlo liberamente online.
Il Consorzio W3C cerca di evitare che interessi di qualsiasi genere o tipo possano metter freno a questa assoluta libertà comunicativa in possesso di tutti noi esseri umani.
Organizzazione interna del W3C
L’organizzazione interna del W3C è strutturata in modo che i tre punti sopracitati facciano da fondamenta ad un web che sia accessibile a tutti, alla portata di tutti e quanto più libero possibile per far si che sia un’isola felice per ognuno di noi, in modo che tutti noi essere umani possiamo ritenerci e sentirci liberi al suo interno.
Tale organizzazione è strutturata in questo modo:
- Advisory committee: è un organismo formato da ogni singolo membro delle società iscritte al W3C, che si occupa di effettuare tutte le revisioni tecnologiche attualmente esistenti, oltre ad eleggere i vari membri nel ruolo di Advisory Bord;
- W3C Team: è il braccio tecnico dell’organizzazione formato da vari professionisti retribuiti e da membri invitati dalle varie società parti di W3C;
Si occupa di organizzare e gestire le attività; - Advisory Bord: Non ha alcun potere decisionale ma prevede un ruolo da consigliere.
Ha il compito di risolvere le controversie legali ed è formata da circa 9 membri.
Il modo in cui operano i membri del W3C
Le attività del W3C sono suddivise su quattro spazi di lavoro, volgarmente chiamati domini:
- Architecture Domain: ha il compito di gestire la parte tecnologica alla base del web;
- Interaction Domain: ha il ruolo nel semplificare l’interazione uomo-web;
- Technology And Society domain: si occupa dell’adattamento infrastrutturale tecnologico, del sociale, del legale e del pubblico;
- Web Accessibility Initiative: il suo ruolo è quello di garantire che chiunque possa usufruire a pieno delle potenzialità messe a disposizione dal web.
Oltre a questi 4 punti vi sono altre figure di rilievo importante, quello del quality assurance che formalizza i progressi fatti dai domini sopracitati in documentazione e il ruolo di patent policy che si assicura che questi progressi non violino in alcun modo brevetti o diritti d’autore.
I membri appartenenti al W3C – i membri del consorzio
Il W3C in quanto ente di rilievo internazionale conta oltre i 450 membri (dato aggiornato a metà del 2021), tra questi spiccano nomi di rilievo internazionale, quotati per milioni (spesso anche miliardi) di dollari in qualsiasi borsa, tra le tante spiccano multinazionali del settore tecnologico, delle telecomunicazioni, delle istituzioni e dello sviluppo scientifico, vi porteremo in questa lista solo alcuni esempi divisi per categorie.
Società multinazionali del settore tecnologico ed informatico: Adobe, CISCO Systems, Microsoft, IBM, Google, Intel, Apple, Siemens, Oracle, Amazon…
Compagnie telefoniche: Deutsche Telekom, Nokia, Telefonica, Ericsson…
Aziende di rilievo internazionale: Boeing, Agfa, American Express, Texaco…
Enti pubblici: AID-Agenzia per l’Italia digitale
Fondazioni e istituzioni senza scopo di lucro: Apache foundation, the open group, Wikimedia Foundation…
Università ed istituzioni per la ricerca scientifica e tecnologica: MIT-Massachusetts Institute of Technology, CERN, Keio University, Accademia Sinica, Isti di Pisa, Los Alamos National Laboratory, LOC-Library of congress, Oxford University…
La mole e l’importanza dei membri che fanno parte del consorzio W3C fa di esso un organismo di massima autorevolezza rendendolo il consorzio più importante al mondo.
Gli standard più importanti definiti dal W3C
Tra gli standard più importanti ad oggi presenti sul web vi sono nomi che sicuramente, almeno una volta nella vita avrete ascoltato e che oggi date per scontato, nomi che compongono al 100% il web che conosciamo rendendolo non solo un posto accessibile a tutti ma trasformandolo in infinite evoluzioni e rendendo il web ciò che è oggi, un luogo di interazioni, di interscambio cultura, di interscambio economico-monetario e di libertà per tutti, mettendo tra le nostre mani un infinito mondo di possibilità rendendo il web un mondo che tutto ci consente e ci facilita la vita, il web 2.0.
Tra i vari nomi, o meglio definirli, “standard” ufficializzati vi sono:
- CSS (Cascading Stylesheet);
- DOM (Document Object Model);
- CGI (Common Gateway Interface);
- HTML (HyperText Markup Language);
- HTTP (Hyper Transfer Protocol);
- PNG (Portable Networking Graphics);
- SVG (Scalable Vector Graphics);
- URL (Uniform Resource Locator);
- XML (eXtensible Markup Language);
- XHTML (eXtensible HyperText Markup Language);
- XML Schema;
- SOAP (Simple Object Access Protocol).
Nell’ambito W3C vengono sviluppati i protocolli software di tipo open source e pubblicazioni di tipo scaricabile come: XML Schema, W3C Validator.
Il consorzio organizza e promuova nell’ambito internazionale convegni, meeting e seminari volti a stimolare in maniera critica le prospettive del web, l’adozione nel seguire le giuste linee guida e le raccomandazioni.
Le iniziative promosse dal consorzio hanno sempre pieno successo e massima adesione.
L’ufficio italiano del W3C – il W3C in Italia
Il nome tecnico del W3C italiano è W3C-IT, possiamo definirlo il punto di contatto tra il World Wide Web e l’Italia, esso è ospitato presso il consiglio nazionale delle ricerche C.N.R. è gestito congiuntamente dal Isti (Istituto di scienza e tecnologia dell’informazione) oltre che dall’istituto d’informatica e telematica d’istanza a Pisa in Toscana con le seguenti figure di spicco quali: Manager dell’ufficio italiano-Oreste Signore e dall’amministratore Gioacchino La Vecchia.